L'AMORE NON BASTA

Articolo di Annalisa Barbier

 

Quando si parla di amore e rapporti di coppia, spesso le persone utilizzano termini legati all’aspetto “istintivo” del sentimento e della passione: parlano infatti di “spontaneità”, “passionalità”, “intuito”, “libertà”, “emozioni” ,“trasporto”, “coinvolgimento” ecc.

 

Questo accade perché il regno dell’amore è il regno dell’impulso, dell’erotismo, dell’immaginario, dell’idealizzazione, della fantasia e – spesso – anche del sogno. Almeno fino ad un certo punto: esattamente cioè fin quando, terminata la fase dell’innamoramento in cui i sentimenti di condivisione, apprezzamento e gratificazione fluiscono spontanei e leggeri dal cuore,  ci si trova ad affrontare la fase successiva che io chiamo “il bagno di realtà”.

 

Questa fase rappresenta il banco di prova di ogni relazione, perché è il momento in cui si VEDE finalmente l’altro per ciò che realmente è (ed è sempre stato), al di là e al di sopra di quella beata forma di cecità che caratterizza il periodo dell’innamoramento. E quando si guarda in faccia la realtà, ciò che emerge non sempre piace e soprattutto, non sempre corrisponde alle aspettative o ai desideri nutriti.

 

Da qui nascono i primi dissidi, le prime intemperanze, le intolleranze, i dissapori e le cocenti delusioni. Tuttavia, non sempre rendersi conto dei difetti del partner e del fatto che non può soddisfare tutte le nostre aspettative è indice di un rapporto che non funziona e non funzionerà mai: spesso, anzi, imparare ad accogliere ed amare il partner per ciò che è, accettandone anche i difetti e le carenze, può portare la coppia a vivere il rapporto ad un livello di maggiore intimità, più maturo, equilibrato e stabile.

 

Certamente l’amore, inteso come trasporto verso e sentimento per l’altro, è fondamentale per la nascita di una relazione e per il suo mantenimento: tuttavia, con il trascorrere del tempo è importante sviluppare ed utilizzare nella coppia anche una serie di abilità “apprese” che hanno poco a che fare con l’istinto e la passione, ma che sono in grado di accompagnarci nella costruzione di un rapporto durevole, sano ed equilibrato.

 

Prima di iniziare a parlare di queste capacità tanto importanti, voglio citare la frase dello psicologo A. A. Lazarus che, parlando di una coppia che aveva avuto in terapia, così scrive:

 

“…c’è una grande differenza tra una coesistenza pacifica e amichevole e un matrimonio soddisfacente e riuscito. La terapia di coppia aveva convertito il rapporto irritante e sgradevole di Carol e Maurice in un estenuante armistizio, zeppo di negoziazioni su decisioni banali. Però essi rimanevano fondamentalmente incompatibili; quasi non esistevano interessi affini o mutui accordi. IL MATRIMONIO RICHIEDE PARTECIPAZIONE, COLLABORAZIONE, OBIETTIVI COMUNI, COMPORTAMENTO RISPETTOSO, MA E’ MOLTO DI PIU’ DELL’ASSOMMARSI DI TUTTO QUESTO” (A.A. Lazarus, 1996, p.51)

 

Gli elementi che possono migliorare la qualità dei rapporti di coppia riguardano (G. Lo Iacono, 1999):

  1. CAPACITA DI AFFRONTARE LA DISILLUSIONE: cioè la fase in cui stare con il partner diventa meno gratificante per varie ragioni: routine quotidiana, impegni, difficoltà di vario genere, difetti caratteriali ecc. Occorre imparare a tollerare la frustrazione che deriva da un rapporto che non è perfetto come avremmo voluto, imparando a goderne ed a valorizzarne gli aspetti positivi. Ovviamente questo, se il partner ed il rapporto sono– in linea generale –abbastanza soddisfacenti.
  2. CAPACITA DI COMUNICARE: comunicare efficacemente è molto importante per poter trasmettere all’altro i nostri desideri , per comprendere i suoi e per permettere che tali desideri vengano soddisfatti. Comunicare in maniera imprecisa, poco, o nel modo sbagliato è estremamente dannoso: può dar vita a malintesi, offese, dolore. Mentre la capacità di utilizzare un dialogo costruttivo (capacità che si può apprendere), permette di affrontare in maniera efficace le difficoltà e di superarle.
  3. CAPACITA DI GRATIFICARE IL PARTNER: occorre imparare a far si che la nostra compagnia gli sia gradita e amabile, in maniera tale che a sua volta possa essere piacevole verso di noi. Possiamo gratificare il partner  imparando a comprendere i suoi gusti, le sue preferenze, prendendoci cura di lui (o di lei), con un comportamento gentile ed amorevole. Se una persona sta bene insieme a noi, si mostrerà a sua volta amabile, gentile e desiderosa di farci piacere.
  4. CAPACITA DI AFFRONTARE I CONFLITTI: inevitabilmente in un rapporto ci si trova ad affrontare disaccordi e conflitti per diverse ragioni, ed è importante imparare a far si che i disaccordi non diano origine ad ulteriori sofferenza ed insoddisfazione reciproca. Divergenze e conflitti possono essere affrontati  in maniera efficace e funzionale, rappresentando così un importante momento di crescita sia personale che del rapporto.

Si tratta di capacità che possono arricchire qualunque rapporto, anche di amicizia o professionale. E’ importante acquisire queste competenze, sia osservando altre persone che ricorrendo ad un professionista,  al fine di godere di una vita relazionale serena, matura che sia occasione di crescita e miglioramento personale.

 

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